Le terapie strumentali: il loro compito è infatti quello, attraverso mezzi fisici, di intervenire sull’apparato muscolo-scheletrico per alleviare stati infiammatori, senza gli effetti collaterali che tipicamente accompagnano l’azione dei farmaci.
Un elevatissimo livello tecnologico per la massima facilità d’uso.
La C.M.F. è un’apparecchiatura elettronica realizzata per applicazioni ai tessuti biologici di Campi Magnetoelettrici Complessi (Complex Magnetic Fields) è in grado di trattare diverse disfunzioni nell’ambito della fisioterapia e riabilitazione motoria, dell’ortopedia, della terapia del dolore, dell’odontoiatria, della dermatologia, della chirurgia plastica, della medicina estetica, nel trattamento delle lesioni vascolari e dell’estetica in genere..
L’applicazione di campi magnetoelettrici multifrequenziali, variabili per intensità, frequenza, forma d’onda e tempo di applicazione, avviene con l’ausilio di un manipolo puntale erogatore, di applicatori intensivi differenti per forma e dimensione a seconda della specificità del trattamento da eseguire o di un insieme di trasduttori affogati all’interno di un tappeto sul quale viene fatto eventualmente sdraiare il Paziente. I trasduttori del tappeto sono costituiti da bobine piane. L’emissione del campo magnetico puntiforme è concentrata nella parte finale del puntale erogatore.
Nella pratica quotidiana la C.M.F. Sport Sys è in grado di contrastare efficacemente l’accumulo di radicali liberi – particolarmente abbondanti dopo un evento sportivo e di ripristinare così l’omeostasi cellulare permettendo in questo modo elevate prestazioni.
Infatti, l’attivazione delle pompe ioniche di membrana e il trasferimento in termini di protoni ed elettroni che si può ottenere con l’utilizzo del sistema C.M.F. Sport Sys, consente di abbattere molto velocemente lo stress ossidativo.
Un alleato prezioso per l’immediato recupero della fatica fisica dell’atleta agonista.
Dopo un evento traumatico C.M.F. Sport Sys nella terapia rigenerativa è in grado di fornire un supporto fondamentale nell’abbattimento di almeno il 60% dei tempi di recupero, sia post trauma che post intervento, favorendo la riparazione dei tessuti.
Questa tecnologia di ultima generazione, infatti, permette di curare in modo selettivo sia l’aspetto infiammatorio sia quello rigenerativo dei tessuti, nonché di intervenire sulla sintomatologia dolorosa, grazie al recupero dell’omeostasi sia cellulare che tessutale.
Il sistema C.M.F. Sport Sys viene infatti programmato per ottenere quattro funzioni fondamentali:
ed è in grado di guidare la riparazione cellulare, molecolare e tessutale in tempi estremamente ridotti (almeno del 60%) e con una altissima qualità del tessuto riparato.
HIRO oltre a curare con grande efficacia l’edema e i dolori muscolari ottenendo un effetto antalgico e antinfiammatorio anche in profondità, è in grado di promuovere processi riparativi e rigenerativi tali da consentire un’azione efficace sulle patologie articolari e tendinee.
Grazie allo specifico impulso brevettato, HIRO raggiunge picchi di potenza elevatissimi (3kW) con una sorgente laser Nd:YAG pulsata (lunghezza d’onda 1064 nm).
L’alta intensità ottenuta (fino a 15.000 W/cm2), ad oggi non raggiungibile da altre tecnologie laser, unita all’elevato impatto energetico, consente di trattare efficacemente anche le lesioni croniche più profonde.
Durata e frequenza dell’impulso HILT® permettono inoltre di lavorare sempre in sicurezza, mantenendo la temperatura della cute sempre al di sotto della soglia di danno termico.
Hilterapia® Oltre la potenza, l’efficacia terapeutica. Hilterapia® è una tecnica terapeutica basata su un’esclusiva e brevettata emissione laser ad alta intensità che, lavorando in assoluta sicurezza, consente di ottenere un’efficace azione terapeutica in profondità. Ideale per il trattamento delle patologie dolorose dell’apparato osteo-muscolo-tendineo, sia superficiali che profonde. Riduce l’infiammazione articolare e stimola la rigenerazione ARTICOLAZIONI Risolve rapidamente la contrattura e produce un intenso effetto antalgico Favorisce l’apporto di nutrienti e il riassorbimento delle raccolte di liquido
La magnetoterapia è una terapia fisica strumentale che utilizza i campi elettromagnetici per trattare patologie ossee e muscolari, di tipo acuto o cronico. Ristabilisce l’equilibrio cellulare quando le cellule vengono danneggiate.
La magnetoterapia aiuta a ridurre dolore e infiammazioni ad ossa, muscoli e articolazioni.
Per questo è particolarmente indicata e utilizzata nel caso di pazienti che soffrono di osteoporosi, artrosi, artrite o dolori articolari. Ma anche per il consolidamento osseo a seguito di fratture, per il riassorbimento di un edema osseo e in tanti altri casi.
La magnetoterapia è una terapia che richiede tempi di trattamento medio-lunghi e molta costanza da parte del paziente. Nonostante alcuni pazienti possano percepire i primi benefici già dopo una decina di giorni, in genere un ciclo di trattamento dura circa 45-60 giorni e può essere ripetuto più volte durante l’anno. Inoltre, è richiesto al paziente di fare terapia per almeno 2-3 ore ogni giorno (ma possono essere anche di più, a seconda della patologia e delle indicazioni ricevute dal proprio medico). Per questo noleggiare una magnetoterapia non è quasi mai la soluzione più conveniente.
Così tanto tempo?
Non temere, esistono sul mercato diversi modelli di dispositivi e applicatori che ti permettono di personalizzare il tuo trattamento e vengono incontro alle tue esigenze. Anche di fare terapia durante la notte. Le vedremo nel corso di questa guida.
Gli effetti benefici della magnetoterapia riguardano principalmente la sua capacità di ridurre il dolore e le infiammazioni. Questo coincide quasi sempre con la possibilità di ritrovare la propria mobilità e con essa la serenità di poter tornare a svolgere le proprie attività quotidiane.
Oltre all‘effetto antalgico e antinfiammatorio, la magnetoterapia aiuta a riattivare la circolazione sanguigna, in particolare la microcircolazione, a migliorare i processi di cicatrizzazione e recupero dei tessuti e a rilassare la muscolatura.
La magnetoterapia agisce davvero contro il dolore?
Certo. La magnetoterapia rappresenta da decenni una terapia consolidata e dall’efficacia universalmente riconosciuta. Esistono migliaia di studi clinici in letteratura che riportano l’efficacia della magnetoterapia nel trattamento delle patologie a carico del sistema muscolo-scheletrico.
In presenza di una patologia o di uno stato infiammatorio, le cellule dell’organismo vengono danneggiate e la loro membrana perde parte della capacità di scambiare sostanze nutritive e sostanze di rifiuto con l’esterno. I campi elettromagnetici pulsati riattivano il processo di comunicazione tra interno ed esterno della cellula, accelerando i tempi di guarigione del tessuto sottoposto alla terapia
La magnetoterapia agisce davvero contro il dolore?
Certo. La magnetoterapia rappresenta da decenni una terapia consolidata e dall’efficacia universalmente riconosciuta. Esistono migliaia di studi clinici in letteratura che riportano l’efficacia della magnetoterapia nel trattamento delle patologie a carico del sistema muscolo-scheletrico.
In presenza di una patologia o di uno stato infiammatorio, le cellule dell’organismo vengono danneggiate e la loro membrana perde parte della capacità di scambiare sostanze nutritive e sostanze di rifiuto con l’esterno. I campi elettromagnetici pulsati riattivano il processo di comunicazione tra interno ed esterno della cellula, accelerando i tempi di guarigione del tessuto sottoposto alla terapia
Se ti stai chiedendo se la magnetoterapia può essere pericolosa, ti tranquillizziamo subito. La magnetoterapia è una terapia sicura. Infatti, non presenta alcun tipo di effetti collaterali.
È bene però prestare molta attenzione ad una serie di controindicazioni, come ad esempio nel caso in cui si sia portatori di pacemaker o soggetti in gravidanza.
Quasi tutte le controindicazioni elencate nel manuale d’uso di un dispositivo derivano dal fatto che non sono mai stati condotti studi clinici su pazienti con determinate caratteristiche. Non è detto, quindi, che la magnetoterapia faccia male a questi pazienti. Semplicemente non ci sono prove scientifiche che dimostrino con assoluta certezza che non possano esserci degli effetti collaterali per questi soggetti e quindi se ne sconsiglia l’utilizzo.
Le onde d’urto sono un mezzo fisico attraverso il quale è possibile intervenire su numerose patologie.
Il fragore di un tuono, di un’esplosione o un aereo che infrange la barriera del suono, sono solo alcuni esempi di come le onde d’urto siano presenti nella vita quotidiana. Il loro studio risale alla seconda guerra mondiale, quando vennero notate gravi alterazioni polmonari nei soldati in servizio nei sommergibili, a seguito delle conseguenze delle esplosioni dei siluri che non li colpivano direttamente.
Queste prime rilevazioni confermarono che era possibile interagire con alcuni tessuti del corpo umano senza maneggiarli direttamente. Approfondendo l’argomento attraverso tutte le sperimentazioni necessarie siamo giunti a poterle utilizzare in vari settori della medicina come la fisioterapia, ma anche urologia, ortopedia e medicina veterinaria.
Col tempo e con la dovuta cautela, è stata individuata l’intensità adeguata per stimolare in modo vantaggioso la fisiologia del corpo umano.
Attraverso un opportuno numero di colpi localizzati ad alta energia, è possibile stimolare i tessuti di un individuo fino a fornirgli un immediato sollievo dal dolore e un conseguente recupero fisiologico della funzionalità. Per mezzo di un immediato salto di pressione che rilascia energia nei tessuti, le onde d’urto sollecitano meccanicamente la zona del trattamento stimolando nel corpo una reazione innata verso la risoluzione del problema.
Esistono due tipi di onde d’urto:
Sarà cura dell’operatore individuare con la palpazione in punto esatto dell’applicazione del trattamento, successivamente è preferibile raffreddare con del ghiaccio la zona che subirà il trattamento per circa 5 minuti.
Applicare il manipolo sulla zona d’interesse, avendo cura di utilizzare del gel conduttivo per una più ottimale conduzione delle onde, ed avviare la macchina. A causa della natura dolorosa della terapia è molto importante che l’intensità di erogazione della macchina si adatti costantemente alla tolleranza del paziente. Al termine della terapia si consiglia una seconda applicazione del ghiaccio per circa 5 minuti. Sebbene il tempo vari a seconda del tipo di patologia, una seduta di onde d’urto dura circa 10/15 minuti.
Le onde d’urto agiscono sui tessuti in base alla zona e all’intensità dell’applicazione.
Principalmente gli effetti provocati dalla sua applicazione sono:
1 – Riduzione del dolore attraverso un massiccio rilascio di endorfine e l’alterazione diretta del tessuto cellulare.
Il primo risultato che un paziente ricerca in una seduta di fisioterapia è l’aumento della qualità di vita attraverso la scomparsa del dolore.
Uno stimolo importantissimo provocato dall’applicazione delle onde d’urto è l’inibizione dei nocicettori che trasmettono al cervello la percezione del dolore.
2 – Effetto antinfiammatorio attraverso un aumento delle molecole che bloccano il focolaio flogistico. L’infiammazione è una risposta positiva che ha l’organismo per autotutelarsi da molteplici situazioni patologiche, tuttavia quando questa risposta tarda a raggiungere una risoluzione, si va incontro ad una infiammazione di tipo cronico. Con la stimolazione delle onde d’urto, la zona da trattare riceve un maggior numero di nutrienti per combattere la flogosi favorendone la soluzione.
3 – Angiogenesi ovvero la creazione di nuovi percorsi capillari. Nel corso dell’applicazione, i microvasi sanguigni presenti in sede vengono danneggiati, in questo modo l’organismo risponde immediatamente con la creazione di nuovi percorsi capillari, aumentando di conseguenza la perfusione della zona interessata. Un maggiore afflusso sanguigno permette un maggior apporto di nutrienti che concorrono verso il nuovo raggiungimento dell’omeostasi corporea.
4 – Effetto osteoinduttivo, in caso di fratture o pseudoartrosi. Di fatto l’iperstimolazione delle onde d’urto aumenta la produzione di collagene e attiva gli osteoblasti favorendo il consolidamento osseo nelle fratture traumatiche.
Le onde d’urto sono precluse ai pazienti affetti da neoplasie, neuropatie, deficit di coagulazione del sangue, pace maker, giovani in fase di sviluppo e ovviamente donne in fase di gestazione.
La pressoterapia è un trattamento medico ed estetico, che migliora il rendimento del sistema circolatorio e del sistema linfatico, in chi vi si sottopone.
Trova diversi impieghi:
La pressoterapia prevede l’applicazione di una pressione a livello della zona da trattare. Ad esercitare tale pressione sono delle specie di cuscini, che emettono getti d’aria e con i quali il terapeuta copre il paziente.
La pressoterapia non richiede una preparazione particolare – salvo il digiuno – ma è controindicata in diverse situazioni (gravidanza, diabete con microangiopatia, trombosi venosa profonda, cirrosi epatica ecc).
La pressoterapia è un trattamento medico, ma soprattutto estetico, che migliora il funzionamento del sistema circolatorio e del sistema linfatico, in chi vi si sottopone.
Il miglior funzionamento del sistema circolatorio e del sistema linfatico coadiuva i naturali processi di eliminazione, dal corpo, delle sostanze tossiche circolanti nell’organismo.
Molte guide dedicate descrivono la pressoterapia come una tecnica di drenaggio linfatico (o linfodrenaggio).
Le tecniche di drenaggio linfatico hanno lo scopo di ridurre la ritenzione idrica e favorire il flusso della linfa all’interno dei suoi vasi, evitando così il ristagno in alcune zone del corpo (in genere le estremità).
La pressoterapia è un rimedio indicato per:
Come funziona?
Funzionalmente parlando, la pressoterapia consiste nell’applicare una pressione esterna sulla zona da trattare, attraverso uno strumento progettato appositamente per tale scopo.
Il termine “pressoterapia” nasce proprio dall’applicazione di questa pressione.
In genere, le aree anatomiche oggetto della maggior parte dei trattamenti di pressoterapia sono gli arti inferiori e gli arti superiori.
Tuttavia, esiste la possibilità di agire anche a livello addominale, sulla schiena e sul basso ventre.
I trattamenti di pressoterapia riservati alle gambe sono, in assoluto, quelli più praticati.
La procedura della pressoterapia è abbastanza semplice.
Per prima cosa, il terapista invita il paziente a distendersi su un apposito lettino.
Dopodiché, applica sulla zona anatomica d’interesse i cuscini e collega questi all’apparecchio elettronico, per la regolazione della pressione.
Una classica seduta di pressoterapia dura dai 30 ai 50 minuti.
La pressoterapia presenta diverse controindicazioni.
Infatti, secondo il parere medico, non vi si possono sottoporre i soggetti che soffrono di:
La Tecarterapia, nota anche come Tecar, è un trattamento elettromedicale, che permette un più veloce recupero da traumi e patologie infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletrico.
Diffusa soprattutto in ambito fisioterapico, la Tecar prevede l’utilizzo di un dispositivo molto particolare, basato sul principio fisico del condensatore e capace di generare calore all’interno dell’area anatomica bisognosa di cure.
La Tecarterapia può lavorare in due modalità: la modalità capacitiva, adatta alla cura dei problemi ai tessuti molli, e la modalità resistiva, indicata per il trattamento dei disturbi ossei, articolari, cartilaginei ecc.
Dipendenti dall’energia erogata dal dispositivo, gli effetti biologici della Tecar sono, principalmente, tre: aumento del microcircolo, vasodilatazione e incremento della temperatura interna.
La Tecarterapia, nota anche come Tecar o Trasferimento Energetico Capacitivo-Resistivo, è un tipo di trattamento elettromedicale, che trova particolare impiego nella cura di traumi e patologie infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletrico.
Diffusa soprattutto in ambito fisioterapico, la Tecarterapia consiste in un massaggio particolare, praticato tramite uno strumento capace di ridurre il dolore e accelerare la naturale riparazione dei tessuti, laddove ovviamente ci sia un danno.
Il tutto si traduce in un accorciamento tangibile dei tempi di guarigione.
La Tecarterapia è una forma di termoterapia endogena:
L’infrarosso, gli ultrasuoni e il laser, invece, prevedono l’utilizzo di apparecchiature che emettono loro stesse calore. Ciò vuol dire che il calore è esogeno, cioè proviene da una fonte esterna al corpo.
La particolarità del funzionamento della Tecarterapia è che lo strumento in uso stimola la produzione di calore (che è una forma di energia) da parte del soggetto in cura.
In altre parole, induce il corpo del paziente a collaborare in modo attivo, per il raggiungimento più veloce della guarigione.
Gli effetti biologi, prodotti dalla Tecarterapia, sono tre e consistono, brevemente, in:
In ambito medico, la Tecarterapia trova largo impiego nel recupero da infortuni, quali distorsioni, lesioni tendinee, tendiniti, borsiti, esiti di traumi ossei, distrazioni legamentose e problemi articolari; nel trattamento di patologie muscolari e osteoarticolari, come contratture, stiramenti e strappi muscolari, miositi, lombalgie, sciatalgie, artrosi e infiammazioni osteoarticolari; nei programmi riabilitativi post-operatori, come per esempio dopo gli interventi chirurgici per l’inserimento di una protesi.
Le zone anatomiche del corpo umano che meglio si prestano al trattamento tramite Tecar sono ginocchio, spalla, anca, caviglia, piede, mano, polso e colonna vertebrale.
La Tecarterapia non presenta particolari controindicazioni.
Le sole persone a cui i medici raccomandano precauzione (e magari il consulto di uno specialista) sono i soggetti portatori di pacemaker, gli individui insensibili alle alte temperatura e le donne in gravidanza.
I principali vantaggi che fanno della Tecarterapia un’affidabile e sicura soluzione terapeutica sono:
La terapia ad ultrasuoni viene usata in fisioterapia, nel trattamento di patologie ortopediche e muscolari.
L’ultrasuonoterapia è una forma di trattamento comune della fisioterapia che utilizza le onde sonore con frequenza superiore alla nostra soglia di udito. È considerata una terapia termica meccanica che, attraverso la penetrazione delle onde sonore, è capace di ottenere particolari benefici. L’efficacia della terapia a ultrasuoni si basa su un’azione di massaggio cellulare ed intercellulare ad alta frequenza. I tessuti irradiati con ultrasuoni entrano a loro volta in vibrazione, con conseguente dispendio energetico e produzione di calore: da questo effetto deriva quello curativo
SIRIO bassa frequenza a 38 KHz
SIRIO è un dispositivo generatore di ultrasuoni a bassa frequenza finalizzato al trattamento di numerose patologie che affliggono il sistema muscolo scheletrico. Il cuore dello strumento è costituito da un generatore d’onda sinusoidale che pilota i trasduttori piezoelettrici dei manipoli di trattamento. I movimenti oscillatori generati dai trasduttori stimolano i tessuti incrementando l’attività dei sistemi circolatorio e linfatico. Tale stimolazione biologica accelera la risoluzione delle patologie.
La caratteristica che distingue il generatore di bassa frequenza a 38 KHz è la capacità di produrre un effetto diatermico e cavitazionale, con capacità di stimolare i tessuti più in profondità rispetto ai più diffusi ultrasuoni a 1/3 MHz.
ULTRASUONO ALTA FREQUENZA 1-3 MHz
Fisiowave è il nuovo apparecchio di elevata qualità per la terapia a microonde. Fisiowave è dotato di un POTENTE GENERATORE AUTOPROTETTO (magnetron) con regolazione automatica, ad emissione pulsata e continua, che permette di ottenere una potenza di picco di 1600 Watt e una potenza media pari a 250 Watt. L’elevata POTENZA DI PICCO di Fisiowave consente la somministrazione di una notevole energia in profondità, per trattamenti rapidi ed efficaci, in totale sicurezza sia per il paziente che per l’operatore.
Indicazioni:
Come tutti i trattamenti, ci sono dei casi in cui non è consigliabile ricorrere all’ultrasuonoterapia.
Gli ultrasuoni non devono essere utilizzati sulla zona cardiaca, sulla regione cefalica e sui tessuti specializzati (come testicoli e ovaie), che possono venire danneggiati. Particolari cautele devono essere adottate anche quando si effettuano applicazioni sul rachide (la colonna vertebrale) di pazienti con esiti di laminectomia, per possibili danni al midollo spinale. Come puoi essere sicuro di non subire effetti collaterali? Come sempre, facendoti seguire e consigliare da un professionista durante tutto il trattamento. Anche se i moderni apparecchi elettromedicali per l’ultrasuonoterapia sono portatili, non si può e non si deve prescindere dal controllo di uno specialista che si occupi personalmente delle applicazioni.
In linea generale, gli ultrasuoni non devono essere mai applicati in caso di:
Come tutti i trattamenti, ci sono dei casi in cui non è consigliabile ricorrere all’ultrasuonoterapia.
Gli ultrasuoni non devono essere utilizzati sulla zona cardiaca, sulla regione cefalica e sui tessuti specializzati (come testicoli e ovaie), che possono venire danneggiati. Particolari cautele devono essere adottate anche quando si effettuano applicazioni sul rachide (la colonna vertebrale) di pazienti con esiti di laminectomia, per possibili danni al midollo spinale. Come puoi essere sicuro di non subire effetti collaterali? Come sempre, facendoti seguire e consigliare da un professionista durante tutto il trattamento. Anche se i moderni apparecchi elettromedicali per l’ultrasuonoterapia sono portatili, non si può e non si deve prescindere dal controllo di uno specialista che si occupi personalmente delle applicazioni.
In linea generale, gli ultrasuoni non devono essere mai applicati in caso di:
La forma di energia ideale per eliminare il dolore e recuperare il movimento.
Che cos’è l’ipertermia? Il calore è un principio terpeutico che trova indicazione in numerose patologie dell’apparato muscolo scheletrico; la somministrazione del calore mediante Ipertermia avviene in maniera piu rigorosa ed efficace di quanto consentito da tutte le metodiche tradizionali; il campo di applicazione spazia dalla traumatologia sportiva alle patologie degenerative articolari.
Le apparecchiature per Ipertermia utilizzano due sorgenti di calore: una per riscaldare i tessuti profondi (sorgente endogena elettromagnetica), l’altra per raffreddare gli strati cutanei ( sorgente esogena ad acqua circolante); con l’ipertermia è dunque possibile riscaldare in profondità mantenendo i tessuti esterni ad una temperatura controllata, superando così i limiti dei sistemi tradizionali.
Nelle apparecchiature per ipertermia l’energia che riscalda i tessuti viene trasmessa attraverso una sacca di acqua che evita la dispersione e surriscaldamentigarantendo massima sicurezza al paziente.
Il trattamento mediante Ipertermia è indicato nelle patologie muscoloscheletriche derivanti da un processo degenerativo (artrosi), da esiti traumatici (contusioni, ematomi, etc.) o da sovraccarichi funzionali (tendiniti, tendinopatie inserzionali, etc.); in particolare l’ipertermia è stata utilizzata con successo nella cura di:
La nuova metodica è caratterizzata dalla presenza di un emettitore chiuso da una sacca in cui circola acqua termostatata; durante il trattamento il cuscino d’acqua viene appoggiato sulla zona interessata.